giovedì 10 ottobre 2013

#seistagionieunfilm - Revolution


Immaginate un mondo senza elettricità. Bene. Non stareste leggendo questa rubrica, non andreste al lavoro in macchina, probabilmente la maggior parte dei vostri lavori non avrebbe più senso e la maggior parte degli elettricisti sarebbe come i dinosauri: alti quindici metri ed estinti. Ma soprattutto estinti. [...]


Oggi, Ron Mexico consiglia: REVOLUTI

«Vivevamo in un mondo fatto di elettricità. Vi facevamo affidamento per tutto. E poi la corrente andò via. Tutto smise di funzionare. Non eravamo pronti. La paura e la confusione portarono al panico. I fortunati riuscirono a uscire dalle città. Il governo collassò. Le Milizie ne presero il posto, controllando la distribuzione del cibo e accumulando armi. Non sappiamo ancora perché la corrente andò via. Ma speriamo che qualcuno arrivi ad illuminarci il cammino. »


Hai presente quando salta la corrente in casa, e dici "beh, cerco la soluzione su internet". E internet non funziona. E non sai cosa fare. Allora accendi il computer per giocare offline. Ma non funziona e sei già disperato. Allora scegli di tornare agli svaghi di una volta. E accendi la televisione e non va nemmeno quella. E allora fissi il vuoto, catatonico? Ecco, fallo per quindici anni.


Questo è il prologo di apertura degli episodi iniziali, mentre vediamo scorrere le immagine di floride città illuminate mutare in città deserte e abbandonate, molto più verdi, con tanta vegetazione. Revolution (geniale la trovata di inserire la seconda o come il simbolo di accensione) è la serie televisiva….senza elettricità.

il dinamico duo

Un mondo moderno in decadenza, di grattacieli coperti da muffe e rampicanti, di grandi paesaggi urbani su cui la natura ha preso il sopravvento. La serie è della premiata ditta Eric Kripke e J.J. Abrams e ha davvero delle qualità e potenzialità. In America siamo alla seconda stagione, mentre in Italia siamo circa a metà della prima. La serie infatti ha subito un arresto di circa 6 mesi – in Italia – passando da Steel a Premium Play.


Probabilmente qualcuno ha pensato cosa potrebbe accadere in un mondo senza elettricità, dove per elettricità possiamo benissimo sostituire governi, istituzioni, senso di protezione e appartenenza, giustizia e orsetti gommosi.
Immaginate The Walking Dead, ma senza gli zombie.
Ora, ho voluto volutamente e voluttuosamente semplificare, ma il concetto di base è quello. Divisioni, scontri, titubanza e malfidenza verso il prossimo.
Lotta per il cibo
Lotta per la casa
Lotta per la propria sicurezza personale
Lotta per i propri averi
Lotta per gli orsetti gommosi
Voi cosa fareste se dovesse sparire la luce, niente telefoni, niente auto? Chi chiamereste? Da chi andreste? Oppure restereste in casa? Come farete a mangiare?

produt placement fino all'apocalisse

Dicono che in guerra, o meglio la guerra, tiri fuori il meglio e il peggio delle persone. In Revolution è proprio così. Ecco che alcune persone creano un villaggio bucolico dove la mattina si insegnano le materie scolastiche ai bambini e ragazzi – dalla storia alla matematica – e il pomeriggi si coltivano gli orti e si va a caccia. Il ritmo della giornata è scandito dalla luce solare. Tutto questo per la gioia dei sostenitori della filiera corta e dello slow food. Altre persone hanno le armi e forti di questo potere vanno di villaggio in villaggio, accampamento o dimore di fortuna a riscuotere un tributo, una decima, una specie di tassa. Loro sono il nuovo governo, sono la Repubblica di Miles. Infine ci sono i Ribelli, che conservano ancora la bandiera americana e combattono contro la milizia.


La serie ci mostra che alcune persone sapevano di un imminente collasso elettrico e poco prima tentano di avvisare i propri cari e di raccogliere alcune cose.
Alcuni dei protagonisti nel momento del black – out mondiale [mondiale? Non ci è dato saperlo] hanno la famiglia all’estero, sono in viaggio per lavoro o anche a soli 200 km di distanza, ma sono tutte lunghezza enormi, alcune volte invalicabili.
Nessuno se se in Europa ci sia elettricità, se ci sia ancora l’Europa. Però aerei in cielo non se ne vedono e nemmeno navi sulla costa. La mancanza di elettricità sembra totale.
Ecco che alcuni personaggi vedono i propri figli per l’ultima volta dopo una chiamata interrotta su skype, e custodiscono gelosamente l’ultima tacca di batteria del proprio cellulare per vedere le foto quando la lontananza è troppa. Tante persone si scoprono e si evolvono. (R)evolution….
Il capitano della milizia Tom Neville - abile combattente - nella vita precedente era nel ramo assicurativo e nemmeno troppo bravo a fare il suo lavoro. L’insegnante di storia Aaron Pittman era molto ricco, aveva case e aerei privati, infatti era il programmatore capo di Google.


Ovviamente J.J.Abrams è conosciuto in particolar modo per aver creato Lost, la serie che ha rivoluzionato il mondo delle serie televisive. Ecco quindi che decide di portarsi qualcuno dietro, dal cast: Elizabeth Mitchell (si ha recitato anche in V), ma anche David Lyons (E.R. Medici in Prima Linea e The Cape), Giancarlo Esposito (Breaking Bad e Once Upon a Time), Billy Burke (Gilmore Girls e 24), insomma, gente che sa recitare ce n’è. Quindi tutti bravi, tranne forse i due attori più giovani, Charlie e Danny Matheson. La milizia è sulle tracce del padre di Charlie e Danny, (Ben Matheson) perché nella vita prima del black–out era uno scienziato che lavorava per il governo. Inoltre è una delle poche persone a sapere perché l’elettricità è sparita.


Già… sparita…. Ma come reagireste se a una certo punto della serie si venisse a sapere/scoprire che qualcuno ha ancora a disposizione dell’elettricità. Poca, ma ce l’ha… Esistono dei ciondoli, dei medaglioni il cui numero sembra essere dodici, che fungono da “batteria” portatile…. Con la loro presenza - nel breve raggio di qualche metro - tutto quello che è elettrico torna a funzionare per qualche minuto.
Non tutti sanno dell’esistenza di questi ciondoli energetici e delle persone che li possiedono, non tutti conoscono il loro reale potenziale...


I temi di Revolution sono la famiglia, viaggio on the road, amicizia e combattimenti con armi di fortuna. La serie concilia molto l'azione con lo sviluppo dei personaggi in relazione al contesto. La serie è godibile, ma bisogna guardarla senza troppe pretese…
Ci sono alcuni misteri, dei dubbi anche interessanti, ma manca ancora quel “qualcosa” per renderla davvero grande. Revolution non ha riscosso grande successo – per ora – ma è una serie da provare a vedere, con molto, tanto potenziale.


La maggioranza del pubblico è esigente, non vuole sbavature, vuole una bella recitazione, una sceneggiatura esplosiva e quant’altro…. Insomma come la maggioranza delle persone: critiche verso il lavoro degli altri, ma non toccategli il loro, eh!
Quindi, per Revolution accendiamo:
su 5

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